BANDO PERIFERIE: “L’EMENDAMENTO AL MILLEPROROGHE VOTATO DA TUTTI, SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE DA RISPETTARE” – NOTA DI LIBERATI (M5S)

BANDO PERIFERIE: “L’EMENDAMENTO AL MILLEPROROGHE VOTATO DA TUTTI, SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE DA RISPETTARE” – NOTA DI LIBERATI (M5S)

9 Agosto 2018 0 Di Orvieto Notizie

Perugia, 9 agosto 2018 – “Appare necessario ricordare, anzitutto alla presidente della Regione Umbria, così come a  variopinti deputati, senatori e consiglieri, che il noto emendamento al ‘Bando Periferie’ è stato unanimemente condiviso da tutti gli eletti umbri a Palazzo Madama, giacché ogni parte politica lo ha votato, salvo poi menare il can per l’aia nelle ore seguenti, alcuni di costoro sostenendo di non aver capito cosa stessero decidendo”. Lo afferma il consigliere regionale Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle). Liberati spiega che “sul Bando Periferie, il Governo Conte ha salvato i primi 24 progetti che hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100: questi erano e restano immediatamente esecutivi. È successo che Gentiloni ha finanziato il Bando per metà dell’importo complessivo e la norma in base alla quale sono state assegnate tali risorse (comma 140) è stata oggetto di pronuncia di illegittimità costituzionale (sentenza n. 74 del 2018). Gran parte dei bandi finanziati e che hanno ottenuto punteggi anche molto bassi non sono infatti riqualificazioni, ma presentano forti carenze progettuali e programmatorie. Tantomeno sono esecutivi”. “Il nuovo Governo – aggiunge il capogruppo M5S – ha perciò deciso, politicamente e giuridicamente, di utilizzare le risorse stanziate per le convenzioni negli anni 2018 e 2019, non solo per alcuni Enti locali, ma per tutti, con un criterio di premialità e di equità. In ogni caso, il Bando periferie, tolti i 24 progetti immediatamente esecutivi, ferme restando le risorse complessivamente stanziate, viene solo posticipato, sottoponendo a verifica i progetti e prevedendo il rinnovo delle convenzioni. Tutto qui. Ecco perché certi colpi di sole somigliano più a colpi di coda del sistema che ad altro”.

fonte: acs umbria

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