IMPOSTA DI SOGGIORNO, FEDERALBERGHI CHIEDE UN TAVOLO DI CONFRONTO AL COMUNE DI ASSISI.

IMPOSTA DI SOGGIORNO, FEDERALBERGHI CHIEDE UN TAVOLO DI CONFRONTO AL COMUNE DI ASSISI.

6 Febbraio 2018 0 Di Orvieto Notizie

Perugia – 31 gennaio 2018 – A un mese dalla sua introduzione, Federalberghi della provincia di Perugia Confcommercio torna sul tema dell’imposta di soggiorno per sollecitare l’amministrazione comunale di Assisi a dare finalmente vita al Tavolo di confronto promesso da tempo e mai attivato.

“Pur confermando il nostro No deciso, convinto e motivato all’introduzione dell’imposta di soggiorno – spiega Simone Fittuccia, imprenditore di Assisi e presidente di Federalberghi della provincia di Perugia – avevamo apprezzato il metodo proposto dall’amministrazione comunale di Assisi, che avrebbe condiviso con noi criticità e progetti di utilizzo delle nuove risorse.

Come temevamo, le criticità non mancano, ma non abbiamo ancora il luogo dove discuterne con l’amministrazione comunale.  Crediamo inoltre che sia già ora di ragionare nel merito dell’utilizzo delle risorse che entreranno nelle casse comunali grazie all’imposta di soggiorno. Il fattore tempo non è irrilevante per le imprese, che hanno bisogno di sapere e programmare.

Non vorremmo vedere ad Assisi ciò che abbiamo visto altrove, ovvero l’impiego improprio, da parte delle amministrazioni comunali, delle risorse che la legge vuole siano destinate allo sviluppo del turismo. Per questo motivo è importante attivare, al più presto, il Tavolo di confronto che era stato promesso ad imprenditori costretti al ruolo di sostituti d’imposta per conto dell’amministrazione comunale”.

Un altro argomento sta a cuore agli imprenditori Federalberghi Confcommercio, quello dei varchi elettronici e più in generale dell’accessibilità alla città di Assisi. “Imposta di soggiorno, checkpoint: Assisi ha già adottato misure che possono disincentivare o addirittura ostacolare l’accesso dei turisti. La città non può diventare un bunker inaccessibile. Semmai bisogna tentare di attivare processi nella direzione contraria. Non si creda che con i buoni risultati turistici a Natale si possano risolvere tutti i problemi di questi settore”.

fonte: ufficio stampa confcommercio umbria

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