TUTELA MINORI; REGIONE UMBRIA, MAGISTRATURA E SERVIZI SOCIALI A CONFRONTO PER L’AVVIO DEL SECONDO CANTIERE FORMATIVO.
1 Giugno 2018“La Regione Umbria – ha detto Barberini – rafforzerà, con un nuovo intervento finanziario nel 2018, le unità di valutazione delle competenze genitoriali presenti all’interno delle Aziende sanitarie e delle Zone sociali. C’è, inoltre, l’impegno della Giunta Marini ad utilizzare al meglio le risorse del bilancio regionale e quelle europee al fine di garantire protezione e prospettiva di vita a chi è portatore di diritti anche se non ha voce per esercitarli direttamente. Partendo dalle buone pratiche e dalle esperienze positive costruite in questi anni, l’obiettivo è definire linee guida a livello regionale a tutela del minore”.
Il secondo cantiere formativo sarà curato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica. L’incontro a Villa Umbra, con i servizi sociali comunali e le zone sociali umbre è stato aperto da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola, impegnata fortemente nella formazione in ambito sanitario e sociale.
I lavori sono stati moderati da Claudia Matteini, Consigliere di Corte d’Appello e Coordinatore del Tavolo integrato di confronto permanente su famiglia e minori. Relatore della giornata, il dottor Riccardo Romiti.
“La tutela del minore e la crisi della famiglia è, oggi, un tema emergenziale – ha sottolineato Matteini – Basti pensare che di fronte al Tribunale per i minorenni, nel 2017, sono risultati pendenti 953 procedimenti in materia di responsabilità genitoriale, di cui 359 si sono svolti in via d’urgenza. A questi, inoltre, si aggiungono tutti i procedimenti pendenti davanti ai Tribunali ordinari di Perugia, Spoleto e Terni, in materia di separazioni, che sono crescenti, ed in materia di affido di figli nati al di fuori del matrimonio. Tali numeri, che definiscono la dimensione del ‘fenomeno crisi della famiglia’, hanno richiamato l’attenzione delle Istituzioni. Nel 2016 è nato il ‘Tavolo Integrato di confronto permanente su Famiglia e Minori’, attivato dal Presidente della Corte d’Appello di Perugia, che registra la partecipazione di Magistratura, Regione, Aziende sanitarie locali e Ordini professionali”.
“Il Tavolo – ha rilevato – ha consentito di realizzare un primo percorso formativo, grazie all’aiuto finanziario della Regione, che ha portato alla creazione, laddove assenti, e all’implementazione, laddove presenti, di equipe multidisciplinari dedicate alla valutazione delle competenze genitoriali. Durante questo percorso è emerso il ruolo centrale svolto dai servizi sociali dei Comuni, l’ente più vicino alla comunità, serbatoio prezioso di informazioni per la Magistratura che deve assumere decisioni e soggetto attuatore di servizi. Il secondo percorso formativo vede dunque il coinvolgimento dei servizi sociali dei Comuni e delle Zone sociali. L’auspicio – ha concluso – è arrivare a linee guida condivise per poter rendere più efficace e più veloce la relazione tra Magistratura e Servizi sociali, Servizi sociali e Servizi specialistici”.
All’incontro sono intervenuti rappresentanti della quasi totalità delle Zone sociali; Paola De Lisio, Tribunale di Perugia; Giuseppina Arcella, Tribunale per i minorenni; Edi Cicchi, Assessore ai Servizi sociali del Comune di Perugia e Presidente della commissione Welfare di Anci.
fonte: acs umbria