SISMA 2016: “ ALLARGAMENTO AREA ‘CRATERE’ A SPOLETINO E FOLIGNATE. CHIARIMENTI SU FINANZIAMENTI AGEVOLATI” – AL M5S RISPONDE PRESIDENTE MARINI: “GOVERNO OPTA PER TUTTI I DANNI, NO CRATERE”

SISMA 2016: “ ALLARGAMENTO AREA ‘CRATERE’ A SPOLETINO E FOLIGNATE. CHIARIMENTI SU FINANZIAMENTI AGEVOLATI” – AL M5S RISPONDE PRESIDENTE MARINI: “GOVERNO OPTA PER TUTTI I DANNI, NO CRATERE”

26 Ottobre 2016 0 Di Orvieto Notizie

(Acs) Perugia, 26 ottobre 2016 – I consiglieri regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, nell’ambito della seduta Question Time, con riferimento al sisma dello scorso agosto, hanno chiesto alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini se intende chiedere “l’allargamento dell’area del cosiddetto ‘cratere’, considerando i grandi danni già emersi tra lo Spoletino e il Folignate. Al 27 settembre – hanno rimarcato gli interroganti -, secondo notizie di stampa, gli edifici parzialmente o totalmente inagibili assommavano a ben 150 soltanto a Spoleto su appena 400/500 sopralluoghi rispetto ai 1.500 richiesti”. Nell’illustrazione dell’atto, la consigliera Carbonari ha chiesto di sapere “cosa il Governo intenda nel ‘DL Terremoto’ (in corso di presentazione alle Camere) per ‘finanziamento agevolato’ e se le somme di contributo/finanziamento agevolato (anche al 50 per cento per le aree esterne al cratere) siano cumulabili con i crediti di imposta-detrazione al 65 per cento previsti per miglioramenti/adeguamenti sismici”. 
 
Catiuscia Marini: “Il decreto 189 è il miglior provvedimento che un governo italiano abbia fatto per gestire l’emergenza sisma perché garantisce una copertura finanziaria completa su tutti gli interventi di ricostruzione. Il governo ha abbandonato la scelta del cratere optando invece per la copertura di tutti i danni in qualunque punto del territorio e ha scelto la strada dell’area interna, che noi condividiamo, ai fini anche del rilancio produttivo e turistico con le misure adottate. Tutti i danni segnalati sono oggetto della ricostruzione. Va chiarito che il credito d’imposta non quello dei cittadini: lo stato usa il modello Emilia Romagna perché consente la ricognizione di tutte le cifre che serviranno, senza leggi di stabilità ulteriori. La banca salda direttamente le imprese a copertura dello Stato, non sulla capacità fiscale del cittadino. Altri benefici per il cittadino con il recupero fiscale o adeguamenti saranno possibili a integrazione di queste risorse, ovviamente con rendicontazione separata dal credito d’imposta”. 
 
Nella replica finale, Liberati ha detto: “Vedremo di migliorare l’atto in Parlamento, comunque mi sorprende questa disponibilità a fronte delle dichiarazioni di qualche giorno fa del sindaco di Spoleto. Comunque chi è fuori dalle aree interne avrebbe meno strumenti finanziari a disposizione”. 

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